AZIONE CATTOLICA

a cura di Maria Carla Papi

Come ogni anno si è ripetuto l'incontro dell'Azione Cattolica con il nostro Vescovo che quest'anno ha voluto ribadire un concetto a lui molto caro: coesione dell'A.C. con la Chiesa, aderenza al Magistero del Vescovo e testimonianza del Vangelo in comunione con i fratelli senza effettuare atti di disistima nei confronti di coloro che come cattolici hanno diverse opinioni politiche.

Insomma, se cattolicità vuol dire universalità è ovvio che i cattolici debbono dare per primi l'esempio: la politica potrà dividere nei metodi, ma Cristo, unico ideale di chi crede, finisce sempre per unire almeno nei contesti e nei principi fondamentali. E questo, a mio parere, vale anche nei rapporti con le altre associazioni cattoliche con le quali dovrebbe instaurarsi un maggior clima di collaborazione attiva e nella preghiera comune.

Secondo il Vescovo, che nel suo intervento ribadisce quanto già affermato ai pp. 72 e 73 della Nota Pastorale 'Guai a me ...' del 1992, sono cinque i punti fondamentali per riscoprire i traguardi indicati dal Papa nella Christifideles laici,:

1. il primato della vocazione del cristiano alla santità;

2. la professione della fede cattolica che accoglie e proclama la verità integrale su Cristo, la Chiesa e l'uomo in adesione al Magistero ecclesiale;

3. la testimonianza di una comunione salda e convinta, fondata sull'effettiva accoglienza degli insegnamenti dottrinali e degli orientamenti pastorali del papa e del vescovo, nella stima vicendevole di tutte le forme di apostolato;

4. la partecipazione al fine apostolico della Chiesa, in particolare uno slancio missionario che renda le aggregazioni sempre più soggetti di una nuova evangelizzazione;

5. l'impegno di una presenza nella società umana, alla luce della dottrina sociale della Chiesa e al servizio della dignità integrale dell'uomo.

Biffi conclude poi affermando di attendersi dall'Azione Cattolica "un aiuto decisivo per il conseguimento di questi nostri traguardi apostolici e pastorali e per l'attuazione delle proposte operative che verranno indicate". Ne è garanzia il suo rapporto con il Vescovo e la Chiesa, la presenza capillare e la tradizione dello spirito dell'Associazione che trova in Giovanni Acquaderni l'esempio più vivi.

Già in passato il Vescovo aveva chiesto ad A. C. di "... guardare avanti con audacia nuova e con identica fede, restando sempre in comunione e in continuità con la nostra storia. ... Occorre che l'Azione Cattolica - collettivamente e nell'azione dei singoli - sappia rispondere alle occasioni storiche che via via si presentano, con la chiarezza delle enunciazioni di verità, con iniziative illuminate e, quando occorre, con slanci contestativi nei confronti delle aberrazioni della cultura dominante." Ancora "... che sia deposto ogni spirito di antagonismo e di contesa e si gareggi piuttosto nello stimarsi a vicenda, nel prevenirsi reciprocamente nell'affetto e nella volontà di collaborazione" (1998).

Concludiamo con la preghiera che, nel 1994, il Card. Biffi rivolse all'Azione Cattolica, una preghiera sempre più viva e attuale: "... chiedo a tutti gli appartenenti all'Azione Cattolica di non lasciarmi solo in questa testimonianza della verità, di non lasciarmi solo di fronte alla corrosione sempre più diffusa dell'opera di Dio."

 

INCONTRI A.C.

PERCORSO PAROLA

Continuiamo, con la meditazione sul Vangelo di Giovanni, il cammino intrapreso l'anno scorso che aveva come tema centrale "La Parola di Dio nella vita del credente".

Pertanto, Domenica 13/04/2003 alle ore 16 presso la sala parrocchiale si terrà un incontro guidato da DON GIOVANNI SILVAGNI, assistente diocesano A.C. sul tema:

"LA PASSIONE E LA RESURREZIONE DI GESÙ" (cf Gv cap. 18-21)

Giuseppe Gualandi - Presidente Gruppo A.C. Parrocchiale