giovaniPaginegiovaniPaginegiovaniPaginegiovani

 

BUONE VACANZE

di Francesca Citossi

Quanto costa star bene? UNDP (United Nations Development Program), che studia i programmi di sviluppo nel mondo, ha fornito alcune cifre su quanto costerebbe assicurare l’accesso universale ai servizi sociali di base in tutti i Paesi in Via di Sviluppo: 12 miliardi di dollari per acqua e sanità, 13 miliardi per assistenza sanitaria alla sfera riproduttiva delle donne, 13 miliardi per risorse sanitarie e alimentari di base, 10 miliardi per l’istruzione di base, tra 7 e 10 miliardi per rispondere all’emergenza AIDS. Totale: servono circa 58 miliardi di dollari per far stare benino tutta la popolazione mondiale che oggi sta malissimo. Un sacco di soldi, vero? Per costruire una scuola in Burkina Faso ci vogliono 22.000 Euro, per costruire un pozzo 8.000 Euro. Ma anche qui, un sacco di soldi. Lasciamo stare questo numerone, 58 miliardi di dollari, e consideriamone altri. La spesa mondiale annuale (tutti i paesi del mondo messi assieme) per gli armamenti è di 978 miliardi di dollari. Il nostro numero per lo sviluppo, 58, rappresenta meno del 6% dei costi per le guerre nel mondo in un anno. La spesa per le guerre degli Stati Uniti nel solo anno 2003 è di 364 miliardi di dollari, e il famoso 58 ne è il 16%. Per essere più chiari: consideriamo i bombardieri. Gli Stati Uniti pagano quest’anno 45 milioni di dollari per un bombardiere F117 Stealth Fighter, vale a dire con gli stessi soldi ci si possono costruire 5.625 pozzi o 2.045 scuole in Burkina Faso. Un bombardiere B2, invece, costa 2,1 miliardi e la nostra nuova portaerei "Andrea Doria" costerà 1,15 miliardi.

L’Italia spende ogni anno per gli armamenti 19 miliardi. Significa che il nostro paese, rinunciando per 3 anni alle armi potrebbe risollevare, da solo, le sorti dello sviluppo mondiale. L’Italia quest’anno ha comprato 16 elicotteri EH101- che si possono usare sulle portaerei- per un costo totale di 900 milioni di Euro, cioè 112.500 pozzi oppure 40.900 scuole in Burkina Faso.

Con 20 Euro l’UNICEF fa una serie completa di vaccinazioni ad un bambino, con 25 cura per una settimana 10 bambini malnutriti e con 100 l’Alto Commissariato per i Rifugiati procura un kit di sopravvivenza per 5 persone completo di una stufa per cucinare. Un sacco di cose.

Ma adesso basta coi numeri che sono noiosi. Tutte queste guerre danno l’impressione che bombardiamo le zanzare senza prosciugare le paludi, senza risolvere, cioè, i problemi veri: l’umiliazione sociale e la disperazione create dalla mancanza di istruzione e di lavoro, la cultura della violenza e il terrorismo, il crollo delle istituzioni governative e la frammentazione della società, la facilità di reperimento e la diffusione delle armi che favoriscono la commissione dei reati più crudeli. Per una vera soluzione a lungo termine bisogna prestare attenzione alle condizioni politiche, economiche e sociali, quindi affrontare povertà e disuguaglianza e lo sfruttamento dei governi corrotti. Il Generale Marshall (quello del Piano Marshall che dal 1947 permise all’Europa di risollevarsi dopo la guerra) diceva che se non si sconfiggono fame, povertà, disoccupazione, ignoranza e disperazione non si arriverà mai a stabilità politica, economica e sociale. Le guerre portano tutto questo? Come dice Gino Strada la guerra è gente ferita e sanguinante, morti nelle strade, bambini orfani e famiglie senza casa, niente da mangiare e acqua sporca. Il resto son tutte balle.

Guerra preventiva o punitiva, legale o illegale, approvata dall’ONU o no che sia, i morti rimangono sotto terra, i feriti amputati, le case sventrate e le strade minate. La guerra in Iraq è finita? In Abkhazia, Afghanistan, Algeria, Angola, Autorità Palestinese, Birmania, Burundi, Cecenia, Chapas, Colombia, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Eritrea, Filippine, Indonesia, Kashmir, Kurdistan, Liberia, Macedonia, Molucche, Nepal, Nigeria, Papuasia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sri Lanka, Sudan e Uganda continua e 20 milioni di persone stanno cercando di fuggirne. Negli ultimi 10 anni 2 milioni di bambini sono stati uccisi, 6 feriti o mutilati, 1 milione resi orfani e 10 hanno disturbi psichici a causa di queste guerre.

I governi devono approvare un bilancio ogni anno, e sono lì perché ce li abbiamo messi, devono fare il meglio per noi e rappresentare la nostra volontà perché li eleggiamo noi.

Poi i 127 milioni di Euro in uova di cioccolato che ci siamo sbafati a Pasqua (pari a 5.772 scuole o 15.875 pozzi o 6 milioni e 350.000 bambini vaccinati) non ce li ha imposti nessuno.