IL TEOLOGO-CLOWN

di Luigi Gozzoli

Adesso capisco perché gli studenti dell'Università di Tubinga fossero così attaccati al loro professore di teologia, Mons. Joseph Ratzinger.

Ascoltate l’aneddoto con cui comincia la famosa “Introduzione al cristianesimo”, libro centrale del futuro papa, trecento pagine fitte di un tomo grande come un registro dell'anagrafe!

 

Siamo in Danimarca, la patria del filosofo Kierkegaard.

Un circo viaggiante cade in preda ad un pericoloso incendio. Il direttore manda il clown già abbigliato per la recita serale, a chiamare aiuto nel villaggio vicino. Ma la gente non ascolta le sue grida disperate, perché, dato l'abbigliamento, le ritiéne un astuto trucco del mestiere al fine di attirare molto pubblico alla rappresentazione.

A questo punto, il povero clown ha più voglia di piangere che di ridere! Secondo il pro£. Ratzinger, questa é l'immagine del teologo, meglio, di certi teologi i quali, paludati come sono nei loro abiti particolari tramandati dal medioevo o da chissà quale passato, non vengono mai presi sul serio.

Il teologo o lo studioso possono dire quello che vogliono, ma é come se avessero; appiccicata addosso una etichetta, come fossero inquadrati nella loro parte di commedianti. Comunque il teologo si comporti, qualsiasi cosa faccia o dica per presentare la serietà del caso, tutti sanno già in partenza che egli rimane appunto un povero clown. Il nostro papa attuale, così gentile e sorridente, così sensibile e misericordioso, conclude con queste terribili parole: "oggi si delinea un abbozzo della pesante impossibilità che ci affligge, di spezzare i modelli fissi delle abitudini mentali e linguistiche, per presentare la causa della fede come fatto, il più serio, della storia umana".

Commento. Così é fotografata la situazione attuale, personale, civile e politica, dove il laicismo galoppante cancella le impronte storiche del cristianesimo dall'Europa, introduce la distruzione della famiglia tradizionale, basata sul matrimonio, in Ispagna, vince tutti i referendum impostati finora,da quello sul divorzio all'altro sull'aborto, introduce l'eutanasia in Olanda, mette alla pari tutte le religioni e le sette e considera la Chiesa Cattolica come una specie di ONU religiosa, distributrice di buone azioni e di carità. 

 

Credo, però, che la ricreazione sia finita. Finora tutto questo ‘progressismo’ ha portato solo malattie di depressione, inconcludenza, insignificanza (il sostantivo è di Giacomo Biffi), insoddisfazione, solitudine e nichilismo filosofico: perché in Uno solo c’é salvezza per l'uomo, Cristo Gesù. “Nessun altro nome ci é stato dato sotto il cielo. (At 4,12)