di don Carlo Covoni
Papa Benedetto
XVI nella sua prima omelia (pubblicata integralmente nel
Bollettino di Maggio) così si esprime: "L'Eucaristia
cuore della vita cristiana e sorgente della missione
evangelizzatrice della Chiesa,
rende costantemente
presente il Cristo risorto, che a noi continua a donarsi,
chiamandoci a partecipare alla mensa del suo Corpo e del suo
Sangue.
Dalla piena
comunione con Lui scaturisce ogni altro elemento della vita della
Chiesa, in primo luogo la comunione tra tutti i fedeli, l'impegno
di annuncio e di testimonianza del Vangelo, l'ardore della
carità verso tutti, specialmente verso i poveri e i piccoli.
Se per tradizione
popolare, dallantichità si attribuisce al cuore il compito
di mantenere in vita il corpo umano, tanto più questo può
essere detto dell'azione santificante dell'Eucaristia la quale
diffonde la vita divina nell'anima, che per questo motivo
diviene dimora di Dio.
È evidente che
Dio non sta nell'anima come una statua di un santo in una nicchia,
ma Dio con il suo Spirito segue le necessità spirituali e
fisiche della persona, con il vivo interesse di un Padre che ama
di amore infinito!
Come mai, dunque,
l'anima rimane talvolta tanto prostrata sotto il peso delle
prove da arrivare quasi a perdere la fede?
Siamo certi che
la presenza di Dio non è passiva come quella di uno spettatore
indifferente davanti ad un fatto che non lo interessa, ma è una
presenza attiva, che continuamente opera per aiutare le
anime che attraversano periodi difficili.
Si sa con
certezza assoluta, come ho detto prima, che Egli ama le sue
creature di amore infinito, perciò continuerà, anzi aumenterà
i tentativi di portare soccorso specialmente a chi è coinvolto
nella prova delle sofferenza.
Il problema,
allora, non è da parte di Dio, ma è della persona che ha
sbagliato a dirigere la sua ricerca di aiuto; infatti, capita
spesso che si pretenda di ottenere un favore divino accendendo
una o più candele davanti all'immagine di un Santo ritenuto
potente nell'intercessione e nelle opere, o, in casi molto meno
numerosi, si arriva a pensare che si possa ottenere una grazia
con una offerta, magari sostanziosa
Credo proprio che Dio, Padrone dell'universo,
non sia allettato dalla quantità dei ceri, anche se grossi e,
tanto meno, da un assegno con molti zeri, ma sono certo che
Egli gradisca soprattutto che un'anima si mantenga in stato di
grazia e si impegni ogni giorno per aumentarla
Si potrebbe
purtroppo dire, con una frase popolare, che "Da questo
orecchio nessuno ci sente!"
Ma allora la fede,
che tanti credenti hanno avuto per ottenere grazie dal
Signore, dove è finita?
Bisogna poi
ricordare che se la virtù della fede è indispensabile per
avvicinare Dio, diventerà ancora più efficace se sarà
supportata da una natura possibilmente equilibrata.
Ricevere, ad esempio, l'Eucaristia, non
rimane più un fatto da relegare nel settore delle opzioni, ma
delle necessità perché il motivo per cui l'uomo è sulla terra,
non è solo per diventare vecchio e mantenersi abbastanza in
forma per essere autosufficiente, ma come insegna la fede
luomo nasce per condurre un percorso di vita secondo il
progetto di Dio e concludere la sua esistenza positivamente
davanti a Gesù, giusto giudice.
Tale conclusione
della vita terrena cambia totalmente le connotazioni di vita,
come
Tuttavia è giusto che una verità, anche
se è volutamente ignorata, rimanga sempre un punto fermo per colui
che la cercherà, e così l'Eucaristia che storicamente ha sempre
attraversato momenti di tenebra, trascorsi quei momenti, torna
sempre vincente e sfolgorante di luce.
Cerchiamo, allora,
come credenti di orientarci con decisione verso l'Eucaristia,
senza farci assorbire dalle proclamazioni ingannevoli del mondo
oggi imperanti!
Perché non
dedicarsi all'Eucaristia sforzandovi tutti di riceverla
quotidianamente?
Non bisogna
cercare di sfuggire con la solita frase: "Non ho tempo,
ho troppi impegni
Gesù non ci chiederà se abbiamo
quotidianamente lucidato i pavimenti o tolta tutta la polvere dai
mobili; non ci chiederà se le camicie dei mariti erano
perfettamente stirate; non gli interesserà sapere se abbiamo
fatto una carriera più o meno brillante, non gli interesserà se
qualcuno si giustificherà dicendo che non aveva tempo, che
doveva portare i figli a troppi corsi di karatè o di danza
; lunica cosa di cui terrà conto è lamore con
cui abbiamo curato di ricevere il sacramento della Riconciliazione
e quello dell'Eucaristia e se ci siamo nutriti della Sua Parola
rivelata!
Lestate, spesso è unoccasione
di tempo libero: può essere unoccasione per riorganizzare
la propria vita, cambiando certe abitudini e assumendone delle
altre. Se ci si abitua a Cristo poi, non se ne può più fare a
meno, e il tempo con Lui e per Lui lo troveremo sempre!
Auguro a tutti che più del sole nel cielo,
splenda nelle vostre anime la luce del sole di Cristo!