Pacchetto
Democrazia+Diritti Umani pronti allesportazione
di
Francesca Citossi
È uscito
lultimo dossier di Amnesty International che indaga
sul mancato rispetto dei Diritti Umani nel mondo.
Non è più una sorpresa
ma allopinione pubblica raramente viene convogliato
il messaggio fondamentale di questi allarmi.
I Diritti Umani
fondamentali non vengono violati da sempre in paesi lontani,
oscuri, poveri, irrimediabilmente violenti e destinati alla
perdizione perenne. Vengono violati a casa nostra, da noi che
siamo democratici.
Lesportazione
della democrazia è unossessione che ci attanaglia da
svariati decenni. Negli anni del Dopoguerra, e soprattutto con
londata di indipendenze negli Anni Sessanta, il concetto di
autodeterminazione dei popoli volutamente limitativo
si è progressivamente eroso a favore dellindipendentismo
preso a braccetto da uno spirito di paternalismo nei confronti
delle nuove democrazie. Locchio occidentale è rimasto
puntato su questi paesi che dal crollo del Muro di Berlino nel
In questi anni i
pesi e le misure non sono stati né uguali né incorruttibili.
Ci siamo
sollevati in massa guardando le immagini di Piazza Tien An Men,
puntando il dito contro una Cina monolita e intollerante. Poco
tempo dopo ci siamo accorti che quello è un grande mercato, che
forse i Cinesi non sono poi così cattivi se comprano e che il
nostro problema fondamentale con
Mentre da un lato
ci impressionano i machete africani, gli stupri etnici balcanici
e i burkha afgani sviluppiamo una straordinaria fraterna miopia
domiciliare.
Ergersi ad
insegnanti si sa, è molto pericoloso. Soprattutto quando la
materia è controversa. Bisogna essere sicuri di quel che si fa e
di quel che si dice prima di poter bacchettare le altrui
scorrettezze.
LItalia,
per la prima volta da quando è una democrazia, ha ammesso gli
osservatori elettorali internazionali alle elezioni politiche
nellaprile 2006. Per far questo ha dovuto modificare la
propria legge elettorale - molti presidenti di seggio non erano
informati e proibivano laccesso agli osservatori
internazionali invitati dal Governo italiano. Da un quindicennio
gli esperti italiani vanno allestero a scrivere i loro
rapporti sullo svolgimento più o meno democratico delle elezioni
e prima ancora lItalia era stata tutore della Somalia negli
Anni Sessanta per la transizione dopo lindipendenza.
Di routine
rimangono, invece, le condanne di Bruxelles per la lunghezza
cronica dei nostri processi che lasciano le persone nel limbo per
svariati anni, le condizioni di trattamento degli immigrati
clandestini nei Centri di prima Accoglienza, certe operazioni
delle Forze dellordine oppure il rifiuto al Diritto
dasilo al rifugiato politico che rischia la vita se
respinto alle autorità nazionali.
La caratteristica
dei Diritti Umani è che buono o cattivo, illegale o meno, tutti
hanno diritto a che siano rispettati. Gli accertamenti civili e
penali non decadono assolutamente, semplicemente si assicura a
tutte le persone un trattamento umano e dignitoso.
Un aspetto
pedagogico fondamentale è il buon esempio. Se il Consiglio
dEuropa invia i propri team a verificare le
condizioni di vita nelle carceri sarà opportuno che gli
immigrati clandestini condannati in giudizio siano trattati
umanamente e non pestati a sangue nelle nostre carceri.
Lastigmatismo
democratico non pasteggia solo con pizza e mandolino. I pestaggi,
i processi non equi e gli abusi abbondano un po in tutti i
paesi che si considerano democratici. La responsabilità comune
non decurta la colpa individuale ma induce ad un paio di
riflessioni.
Innanzitutto
lidea che focalizzare allesterno i difetti che
abbiamo in casa forse è unabile scorciatoia per non
mettersi in discussione e continuare col modello di superiorità.
Finché ci stracciamo le vesti perché gli uomini afgani
impongono il burkha alle loro mogli avremo meno tempo per
concentrarci sullimpressionante numero di violenze
domestiche fra di noi.
La seconda
riflessione è molto banale:
I Vu Cumprà
sono spesso laureati e, dopo aver mandato un po di soldi a
casa, là vogliono tornare. Gli immigrati pakistani tengono gli
alimentari aperti fino a tardi e lavorano più degli altri senza
fare proselitismo religioso. Le signore che vengono dallest
ad accudire i nostri vecchi e malati lasciano i figli a cui
vogliono pagare gli studi.
Non avere lavoro,
averne uno in nero, illegale o precario, vivere ammassati in
baracche ed essere emarginati non fa piacere a nessuno.
Infine, la
verità, diceva Manzoni, sta sempre in mezzo. Se le condizioni di
accoglienza e lesempio fossero migliori forse
lillegalità immigrata e le democrazie disumane
allestero sarebbero diverse.
Laspetto
più sconcertante è che ogni paese si dichiara democratico e
rispettoso dei diritti umani, ogni dittatore omicida giustifica
le sue azioni col bene supremo. Il trattamento umano e dignitoso
non è unopinione, non varia nel tempo e nello spazio o a
seconda del contesto.
La contestualizzazione
culturale non abiura il diritto naturale iscritto nel cuore di ogni
essere umano, a prescindere dalle leggi in vigore.
Se siamo una
Democrazia che rispetta i Diritti Umani non cè bisogno di
dircelo-si vede dai fatti.