LA VOCE DEL VESCOVO

di Maria Carla Papi

"Il vostro posto nella Chiesa e nel mondo"

Come abbiamo anticipato nell’avviso precedente, quest’anno la S. Cresima sarà impartita dal Card. Arcivescovo Giacomo Biffi.

Pubblichiamo perciò la lettera invito che il Card. Biffi ha inviato a tutti i cresimandi, nonché alcune riflessioni sull’efficacia dello Spirito santo, tratte da una sua opera, Alla destra del Padre.

"Cari ragazzi,

questo per voi è l’anno della Cresima: il Signore Gesù vi dona il fuoco del suo Spirito, l’amore stesso del padre.

Questo avvenimento sicuramente segnerà la vostra vita, perché vi renderà testimoni della persona più straordinaria che la storia dell’umanità abbia mai incontrato: Gesù Cristo!

Dio nostro Padre ha un disegno su ciascuno di noi e ce lo ha fatto conoscere attraverso il suo Figlio. proprio con la forza di questo Sacramento, voi potrete riconoscerlo e scoprire qual è il vostro posto nella Chiesa e nel mondo.

Non abbiate paura perciò di conoscere il progetto di Dio sulla vostra vita e dove sia la vera felicità: la Chiesa ha fiducia in voi, per questo ha il coraggio di farvi proposte forti e impegnative.

Nel giorno della Cresima lo Spirito Santo vi confermerà nella vita cristiana e vi farà entrare a pieno titolo nella Chiesa di Bologna, di cui io sono Pastore; desidero perciò incontrarvi per conoscervi assieme agli altri ragazzi di tutta la diocesi.Vi aspetto domenica 23 marzo 2003 al Paladozza alle ore 15, insieme ai vostri genitori, sacerdoti e catechisti, che già vi accompagnano in questo cammino.

In attesa di incontrarvi, vi saluto con affetto!"

+ Giacomo Biffi

Cardinale Arcivescovo

 

Vediamo ora il significato e la reale efficacia dell’effusione dello Spirito Santo, iniziata con gli Apostoli nel Cenacolo.

"L’effusione pentecostale – cui gli uomini partecipano ritualmente nel grado più alto celebrando l’eucaristia, e prima ancora in misura diversa nel battesimo e nella cresima – suscita la realtà nuova e rinnovatrice della Chiesa.

Non si può proseguire nella contemplazione del Mediatore che sta alla destra del Padre, se non ci si attarda un po’ a vederne il riverbero nella creazione. L’esistenza, tra la terra e il cielo, di un Pontefice eterno non può non ripercuotersi in tutte le fibre dell’universo e in particolare nella condizione degli uomini: l’umanità, riconformata al suo capo attraverso alla sofferenza redentrice e riconsacrata al Padre dalla gloria del Figlio dell’uomo, è la Chiesa, la nuova Eva, che nasce dal costato del vero Adamo addormentato sulla croce nel sonno della morte."

Il termine ‘pontefice’ deriva proprio da colui che costruisce i ponti. In questo caso, Gesù Cristo è il pontefice, colui che si è fatto esso stesso ‘ponte’ fra la terra e il cielo, fra noi uomini e Dio.

"Essa (la Chiesa – N.d.R.) è, come il Cristo, "mistero", cioè manifestazione salvifica del Dio che si dona alle sue creature. Anzi è lo stesso mistero della gloria di Gesù, considerato nel suo lato "terrestre". Per questo a noi non è consentito di crescere nella conoscenza e nell’amore del Figlio di Dio morto e risorto, se non per la conoscenza e l’amore della Chiesa: la Chiesa e Cristo non sono infatti adeguatamente distinti.

Proprio perché si identifica col "mistero nascosto dai secoli in Dio", anche la realtà della Chiesa, come quella di Gesù glorioso, proporzionata com’è alla sapienza divina che l’ha concepita, eccede le nostre capacità di comprensione. Sicché non ci si deve meravigliare, se dobbiamo accostarla con la moltiplicazione di concetti che talvolta ci sembreranno avversi tra loro: queste diverse tensioni interiori ci danno l’idea di quanto sia trascendente la realtà che siamo chiamati a meditare.

I diversi carismi

"Che il popolo di Dio sia uno e nasca da un unico battesimo, non comporta che sia anche una massa indistinta e uniforme, senza differenze e senza rilievi. Al contrario, se la Chiesa è la figura e l’anticipazione del regno, ne desumerà le caratteristiche. Ora il regno è senza dubbio una società senza classi, ma composta di persone assolutamente diverse tra loro: ciascuna ha il suo posto, la sua luce, la sua voce nell’armoniosa realtà della "gloria".

Così il popolo di Dio è un’assemblea di figli, ciascuno dei quali incarna a suo modo la somiglianza col Padre. Non ci sono due volti uguali, non ci sono due spiriti identici. Questa diversità, se considerata in quanto ha come fine la bellezza e il benessere di tutta la comunità cristiana, proviene dai vari carismi. "Carisma" è appunto un dono dato al singolo, ma per il servizio della comunità. La Chiesa si irrobustisce e si fa bella proprio per la varietà delle capacità, dei ministeri e dei doni: "C’è diversità di carismi, ma l’identico Spirito; e diversità di ministeri, ma lo stesso Signore; e diversità di potenze, ma lo stesso Dio, che opera tutto in tutti" (1 Cor. 12, 4-6).

Alcuni di questi doni sono dati a tutti i cristiani. Sono "carismi" generali connessi con la stessa iniziazione cristiana: così il battesimo dà il dono della partecipazione al sacerdozio di Cristo e alla riconsacrazione dell’universo. Analogamente, quasi a conclusione dei riti battesimali, la cresima conferisce il carisma profetico, che rende capaci di testimoniare il Cristo e quindi irraggiare negli altri la luce della parola di Dio"

La presenza del Card. Arcivescovo nel giorno delle S. Cresime, rinnoverà in noi la gioia mai dimenticata dell’incontro con la nostra Comunità durante la visita Pastorale del 1992. Mentre già da ora predisponiamo il cuore al nostro più affettuoso ‘Benvenuto’ preghiamo il Signore affinché lo Spirito Santo rinnovi in noi anche le promesse battesimali e ci trovi docili strumenti ad accogliere la Parola del Signore che il Vescovo, col suo Magistero, ci elargirà generosamente.