I GRANDI CONVERTITI:

Giovanni Papini

di Luigi Gozzoli

Giovanni Papini fiorentino, che forse ai giovani d'oggi non dice molto, é stato uno dei più grandi saggisti del XX secolo. i suoi libri, tutti famosi successi editoriali, testimoniano la fatica della conversione al cristianesimo, che: giunse inaspettata e fece scandalo a suo tempo tra i laicisti benpensanti. Il suo indiscusso capolavoro ("Un uomo finito") é del 1912 e comincia così: "Non sono mai stato bambino. Non ho avuto fanciullezza, sempre separato dagli altri, sempre meditante. Discorrevo pochissimo, i complimenti mi davano noia". Dopo 300 pagine di descritte sofferenze umane e di incursioni inesauste in tutti i campi della cultura, lo scrittore chiude la sua autobiografia spirituale con queste parole: "Sono finito perché volli incominciare troppe cose; non sono più nulla perché volli essere tutto"

A noi qui interessa esaminare il suo spirito inquieto, prima negatore di tutto, poi agnostico in filosofia ed infine scettico anche delle a1tre scienze che percorse, seppure superficialmente. Infatti, quando un ragazzo nasce da una famiglia che non gli trasmette la fede, trova difficoltà quasi insormontabili a muoversi da solo nella ricerca della verità. Lo ha testimoniato recentemente anche il giornalista e scrittore cattolico, Vittorio Messori, il quale ha vissuto un’analoga esperienza famigliare. Papini, dapprima ateo dichiarato e militante, poi scettico a tutto campo, si inzuccò negli idoli, antichi e moderni che il Maligno ci mette di traverso quando ci vede implumi, indifesi e del tutto ignoranti di vangelo: platonismo, epicureismo, stoicismo, idealismo e chi più ne ha più ne metta.

Inoltre, teosofie (sapienza degli dei) orientaleggianti, gnosoeologie (discorso sul sapere), esoterismo, magia e spiritismo, queste ultime vietate espressamente dalla Bibbia (Dt 18 Lv 19). Tali favole vorrebbero toglierci la fatica di credere e svelarci il mistero di Dio a poco prezzo. Del resto, nulla di nuovo sotto il sole! Ho già citato l'episodio evangelico dell'apostolo Filippo, il quale chiede a Gesù: "mostraci il Padre e ci basta!" Ma come? Da tanto tempo era con lui, lo vedeva con i propri occhi e ciononostante chiedeva un’ulteriore prova. Ma torniamo a Papini .

Lo Spirito, che spira dove vuole, vigilava su questo uomo, solo e giusto. Ed un giorno che non conosciamo lo ha convertito. I titoli dei libri posteriori dicono tutto: Felicità dell’infelice; Il giudizio universale; Il diavolo; Il crepuscolo dei filosofi) e, finalmente, la "Storia di Cristo", una delle tante vite di Gesù. Gli ultimi anni Papini li soffrì nella quasi cecità. Aveva letto, a lume di candela, migliaia di libri. Ma Dio gli diede la luce che non si spegne.