Il Magistero di Benedetto XVi
IL
COMPENDIO DEL CATECHISMO
A cura di Maria Carla Papi
Parte prima – II Sez.:
« Io credo in Dio, Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra »?
Continuiamo l’analisi del Credo, con
l’aiuto della riflessione offertaci da Benedetto XVI
«Noi crediamo in Dio. Questa è la
nostra decisione di fondo. Ma
è possibile ancora oggi? È una cosa ragionevole? Fin dall'illuminismo,
almeno una parte della scienza s'impegna con solerzia a cercare una spiegazione
del mondo, in cui Dio diventi superfluo. E
così Egli dovrebbe diventare inutile anche per la nostra vita. Ma ogniqualvolta poteva sembrare che ci si fosse quasi
riusciti – sempre di nuovo appariva evidente: i conti non tornano!
I conti sull'uomo, senza Dio, non tornano, e i conti sul mondo, su tutto il vasto universo,
senza di Lui non tornano. In fin dei conti, resta l'alternativa: che cosa esiste all'origine?
a§b
36. Perché la
professione di fede inizia con: «Io credo in Dio»? 198-199*
Perché l'affermazione «Io credo in Dio» è la più
importante, la fonte di tutte le altre verità sull'uomo e sul mondo, e di tutta
la vita di ogni credente in lui.
37. Perché
professiamo un solo Dio? 200-202; 228
Perché egli si è rivelato al
popolo d'Israele come l'Unico, quando disse: «Ascolta, Israele, il
Signore è uno solo» (Dt
6,4), «non ce n'è altri» (Is 45,22).
Gesù stesso l'ha confermato: Dio è «l'unico Signore» (Mc
12,29). Professare che Gesù e lo Spirito Santo sono anch'essi Dio e Signore
non introduce alcuna divisione nel Dio Uno.
I primi Concili ecumenici
di ð
Nicea (325) ð
Costantinopoli (381) ð
Efeso (431) ð
Calcedonia (451) cercarono di definire i contenuti della fede Cristiana anche per rispondere ad alcune ERESIE, contrarie all’insegnamento del Vangelo e degli Apostoli, che i stavano diffondendo all’interno della Chiesa. |
38. Con quale nome Dio
si rivela? 203-205; 230-231
A Mosè
Dio si rivela come il Dio vivente, «il Dio di Abramo,
il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe» (Es 3,6).
Allo stesso Mosè Dio rivela il suo nome
misterioso: «Io Sono Colui che Sono (YHWH)». Il
nome ineffabile di Dio già nei tempi dell'Antico Testamento fu sostituito dalla
parola Signore. Così nel Nuovo Testamento, Gesù, chiamato Signore, appare
come vero Dio.
39. Solo Dio «è»? 212-213
Mentre le creature
hanno ricevuto da Dio tutto ciò che sono e che hanno,
Dio solo è in se stesso la pienezza dell'essere e di ogni perfezione. Egli è «Colui che
è», senza origine e senza fine. Gesù rivela che anch'egli porta il Nome
divino: «Io sono» (Gv 8,28).
40. Perché è
importante la rivelazione del nome di Dio? 206-213
Nel rivelare il suo
nome, Dio fa conoscere le ricchezze contenute nel suo mistero ineffabile: egli
solo è, da sempre e per sempre, Colui che trascende il
mondo e la storia. È lui che ha fatto il cielo e la terra. È il Dio fedele,
sempre vicino al suo popolo per salvarlo. È il santo per eccellenza, «ricco di
misericordia» (Ef 2,4), sempre pronto a
perdonare. È l'Essere spirituale, trascendente, onnipotente, eterno, personale,
perfetto. È verità e amore.
* - I numeri si riferiscono ai paragrafi del
Catechismo della Chiesa Cattolica