UNA VACANZA PERFETTA

di Luisa Lipparini Leonardi

Alla fine di maggio, io e mio marito siamo partiti per la nostra "magica" vacanza nel Cilento.

Non so esattamente cosa sia successo di tanto particolare quest’anno, ma i quindici giorni trascorsi al Sud in quella dolce terra d’ulivi sono stati sicuramente fra i più belli della nostra vita.

Forse si è trattato solo di una serie di piccoli avvenimenti perfetti che provo a ripercorrere…

Il viaggio, come sempre, è stato abbastanza lungo, ma piacevole per la presenza di una coppia di amici gentili ed entusiasti, sempre pronti a gioire di tutte le piccole o grandi cose che il Cielo o la natura ci offrivano a piene mani.

Appena giunti al villaggio, nella deliziosa località Marina di Camerota, ci accoglie l’allegra brigata dei ragazzi dell’animazione. Quest’anno, con nostra grande gioia, abbiamo ritrovato lo stesso gruppo di giovani che ci avevano allietato l’estate scorsa.

Fra abbracci e battute scherzose ci inoltriamo in mezzo al verde argenteo degli ulivi, mentre i rami che ondeggiano festosi fanno pensare alla processione della Domenica delle Palme.

Appena preso possesso del nostro "capanno" decidiamo di scendere fino al mare, ma prima volgiamo indietro lo sguardo e notiamo che la strada è scomparsa; vediamo solo le montagne e, proprio sopra di noi, la verde collina la cui cima aguzza sembra racchiudere il confine del nostro villaggio.

Imbocchiamo la strada bianca inebriandoci di sole, d’aria che ci porta il respiro del mare e, mentre ci avviciniamo alla bella spiaggia delimitata da due grandi scogli, aspiriamo in un unico bouquet il profumo proveniente da ciuffi di lavanda, rosmarino, mirto e alloro finché l’odore della salsedine prende il sopravvento e il nostro sguardo si perde nel mare azzurro solcato da bianche vele.

Abbiamo ripetuto questo percorso ogni giorno ricevendo sempre la sensazione di allontanarci , passo dopo passo, dai problemi quotidiani per immergerci in una natura ancora intatta, capace di ritemprarci inondando il nostro corpo di sole, di aria e di luce (tutti doni che ci vengono elargiti quotidianamente, ma che a volte dimentichiamo di apprezzare).

La domenica di Pentecoste siamo usciti dal villaggio per assistere alla Santa Messa nella Chiesa di Sant’Alfonso posta nella piazza principale di Marina di Camerota.

Sono rimasta profondamente colpita dalla solennità della cerimonia,dalla cura con cui era stata addobbata la chiesa, dai canti e…dai petali di rosa con cui il sacerdote ha cosparso il capo dei fedeli. Io conservo ancora alcuni di questi petali.

In un pomeriggio nuvoloso abbiamo deciso di visitare la deliziosa cittadina di Capo Palinuro e, dopo aver ammirato le vetrine, seduti nella terrazza di un bar, abbiamo gustato un sorbetto al latte di mandorle veramente indimenticabile.

Giovedì 10 giugno dovevo presentare a una comitiva di bancari bolognesi, in gita a Paestum, un filmato sulla Certosa di Padula e il mio romanzo "Il Lungo Viaggio (Dalla Romagna alla Certosa di Padula)".

Poiché l’appuntamento era alle nove di sera, siamo rimasti tutto il pomeriggio al cospetto dei meravigliosi templi tanto imponenti nella loro stupefacente armonia di proporzioni, mentre tutto intorno una atmosfera rarefatta e incantata sembra proteggerli. Le pietre emanano ancora un alone di storia e di antichi miti, ma i secoli trascorsi e la serenità del paesaggio hanno stemperato le passioni delle divinità che vi dimoravano.

Dopo tanto nutrimento per lo spirito non poteva mancare la pizza!

Abbiamo scelto un delizioso ristorante in riva al mare, dove abbiamo cenato ascoltando musica anni ‘60 e, mentre attraverso le vetrate ammiravo il tramonto, pensavo che il giorno successivo saremmo ritornati a casa.

Siamo partiti portando nel cuore tutta l’allegria, la gioia e la spensieratezza ritrovate in questa vacanza perfetta. Cercheremo di conservare con cura queste belle sensazioni per poterle utilizzare quando arriveranno i giorni di nebbia.