ANNO
EUCARISTICO STRAORDINARIO 2004-2005
«MANE
NOBISCUM DOMINE»
Lettera
Apostolica
suggerimenti
e proposte della congregazione per il culto divino e
A
cura di M. C. Papi
14. Adorazione
e sacra Scrittura. «Durante lesposizione, orazioni,
canti e letture, si devono disporre in modo che i fedeli in
preghiera orientino e incentrino la loro pietà sul Cristo
Signore. Per favorire lintimità della preghiera, si
predispongano letture della sacra Scrittura con omelia o brevi
esortazioni, che portino i fedeli a un riverente approfondimento
del mistero eucaristico. E bene che alla parola di Dio i
fedeli rispondano col canto e che in momenti opportuni si osservi
il sacro silenzio» (De sacra communione, 95).
15. Adorazione
e Liturgia delle Ore. «Dinanzi al Santissimo Sacramento
esposto per un tempo prolungato, si può anche celebrare qualche
parte della Liturgia delle Ore, specialmente se si tratta delle
Ore principali. Con tale celebrazione infatti si estende alle
varie ore della giornata la lode e il rendimento di grazie della
celebrazione eucaristica e
16. Adorazione
e Rosario. La lettera apostolica Rosarium
Virginis Mariae ci ha ulteriormente aiutato ad
oltrepassare una visione del Rosario come preghiera semplicemente
mariana, invitando a valorizzare limpronta eminentemente cristologica
di esso: contemplare i misteri di Cristo con gli occhi e il cuore
di Maria, in comunione con lei e sul suo esempio.
Se rimane vero
che durante lesposizione del Santissimo Sacramento non si
devono compiere altre pratiche devozionali in onore della Vergine
Maria e dei Santi (cf. Direttorio
pietà popolare, 165), si comprende però perché il
Magistero non escluda il Rosario: è appunto in forza di questo
suo carattere che va sottolineato e sviluppato. Proprio in vista
dellAnno dellEucaristia il Papa ha scritto: «Lo
stesso Rosario, compreso nel suo senso profondo, biblico e cristocentrico,
che ho raccomandato nella Lettera apostolica Rosarium
Virginis Mariae, potrà essere una via particolarmente
adatta alla contemplazione eucaristica, attuata in compagnia e
alla scuola di Maria» (Mane
nobiscum Domine 18; cf. Redemptionis
Sacramentum, 137; Direttorio
pietà popolare,165). Pertanto vanno riscoperti e
promossi nella pratica pastorale gli elementi offerti nella Rosarium
Virginis Mariae cap. III. Lascolto di un
testo biblico, il silenzio meditativo, la clausola cristologica
dopo il nome di Gesù al centro dellAve Maria, il Gloria
cantato, una adatta preghiera conclusiva rivolta a Cristo, anche
in forma litanica, favoriscono lindole contemplativa che
qualifica la preghiera davanti al Santissimo custodito nel
tabernacolo o esposto. Recitare il Rosario di fretta,
lassenza di spazio meditativo, linsufficiente
orientamento cristologico non aiutano a lasciarsi incontrare da
Cristo presente nel Sacramento dellaltare.
Quanto alle
litanie della Vergine, che sono un atto cultuale a sé stante non
necessariamente legato al Rosario (cf. Direttorio
pietà popolare, 203), esse possono più opportunamente
essere sostituite da litanie rivolte direttamente a Cristo (ad es.
le litanie del Cuore di Gesù, del Sangue di Cristo).
17. Benedizione
eucaristica. Processioni e adorazioni eucaristiche si concludono
ordinariamente, quando cè il sacerdote o il diacono, con
la benedizione con il Santissimo. Gli altri ministri o persone
incaricate dellesposizione, a conclusione di essa ripongono
il Sacramento nel tabernacolo (cf. De sacra communione, 91).
Poiché la
benedizione con il Santissimo Sacramento non è una forma di
pietà eucaristica a sé stante, deve essere preceduta da una
breve esposizione, con un tempo conveniente di preghiera e
silenzio. «È vietata lesposizione fatta unicamente per
impartire la benedizione» (De sacra communione, 89).
Processioni
eucaristiche
18. La
processione eucaristica per le vie della città terrena aiuta i
fedeli a sentirsi popolo di Dio che cammina con il suo Signore,
proclamando la fede nel "Dio con noi e per noi" (cf. Redemptionis
Sacramentum, 142-144; Direttorio
pietà popolare, 162-163). Ciò vale soprattutto
per la processione eucaristica per eccellenza, quella del Corpus
Domini.
E
necessario che nelle processioni si osservino le norme che
garantiscono la dignità e la riverenza verso il Santissimo e ne
regolano lo svolgimento, in modo che laddobbo delle vie,
lomaggio dei fiori, i canti e le preghiere siano una
manifestazione di fede nel Signore e di lode a lui (cf. De
sacra communione, 101-108)