PARROCCHIA S. GIOACCHINO

 

QUARANTORE 2012

 

ADORAZIONE COMUNITARIA

 

27 SETTEMBRE

 

 

FARE COMUNITÀ ...

 

Esposizione del SS.mo Sacramento

 

Preghiera di adorazione: (insieme) 

 

Padre giusto e misericordioso, che vegli incessantemente sulla tua Chiesa,
non abbandonare la vigna che la tua destra ha piantato: continua a coltivarla
e ad arricchirla di scelti germogli, perché innestata in Cristo, vera vite,
porti frutti abbondanti di vita eterna.

 

Tu, che hai fatto di noi un popolo profetico e sacerdotale,

chiamato ad essere segno visibile della nuova realtà del tuo Regno,

donaci di vivere in piena comunione con te nel sacrificio di lode e nel servizio dei fratelli,

facci essere un cuore solo ed una anima sola perché il mondo creda

ravviva in noi la vocazione  ad essere missionari e testimoni del Vangelo.

Fa' che la tua compassione sia la nostra compassione,

la tua urgenza missionaria sia la nostra urgenza,

 

 

Pausa di adorazione personale silenziosa

 

 

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo                              Ass.        Amen

 

C. Il Signore sia con voi                                                                                    Ass.  E con il tuo spirito

 

C. Dio nostro Padre ci chiama ancora una volta a iniziare un nuovo anno pastorale, perché progredendo nell'esperienza di fede, diventiamo veri discepoli di Cristo e testimoni credibili del suo amore. Il suo Spirito ci accompagni in questa nuova tappa del nostro cammino, perché possiamo ricevere con amore ciò che ci verrà donato dal Signore e trasmetterlo agli altri efficacemente con le parole e con la vita.

Vogliamo questa sera stare con Gesù, presente in mezzo a noi vivo e vero. Vogliamo ascoltare la Sua Parola. Vogliamo metterci ai suoi piedi per gustare della Sua presenza e del suo Amore per noi, popolo che Egli ama, impegnandoci ad intensificare il nostro impegno nel portare frutto. Disponiamoci ad accogliere con docilità quanto il Signore vorrà dirci.

 

C.  O Padre, manda in noi il tuo Spirito affinché ci riconosciamo radunati dalla tua Presenza e possiamo spalancare le porte della nostra vita alla Tua Parola, che ci rivela la bellezza del vivere in una comunità fraterna.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, …………… Ass. Amen

 

 

Ritornello cantato : Vieni, vieni Spirito d’Amore, ad insegnar le cose di Dio,

                      Vieni, vieni Spirito d’Amore ad insegnar  le cose che Lui ha detto a noi!

 

1L- Tu che sei Spirito d'unità, raccoglici nella tua Chiesa

 

2L- Tu che sei Spirito di pace, suscita la concordia nella nostra comunità    

 

Rit.

 

1L- Tu che sei Spirito di fortezza, donaci coraggio e perseveranza nel lavorare insieme

 

2L- Tu che sei Spirito di sapienza, indicaci la strada del dialogo

Rit.

 

1L- Tu che sei Spirito di carità, aiutaci a scoprire nei nostri fratelli il volto del Signore Gesù

 

2L- Tu che sei Spirito di pazienza, allarga il nostro cuore all’amore che tu riversi in noi perché lo doniamo agli altri

 

Rit.

 

 

Dal Vangelo secondo Matteo (18,18-20)

 

In quel tempo Gesù disse: ” In verità vi dico: tutto ciò che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.

In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro.

 

Pausa di meditazione  - Nessuna forza umana può essere così grande come quella che deriva dall’essere riuniti nel segno della fede. Non occorre essere una gran massa di gente, ma due o tre che si incontrano uniti dalla fede in Gesù. Allora essi diventeranno la comunità del Signore, perché Lui è in mezzo a loro.

Due testimoni ci aiuteranno a cogliere la bellezza della Chiesa.

 

 

C. Il Signore ci ha detto: “In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno …”Sembra un’indicazione facile, ma è invece un compito impegnativo, poiché, alla prova dei fatti, trovare la vera concordia richiede sforzo, rinuncia a se stessi e ai propri egoismi.

Chiediamo perdono al Signore per quanto in noi è dissonante con la verità della preghiera. Ciò che conta non è tanto la molteplicità delle voci, ma il fatto che queste voci siano unite nella preghiera.

  

1L– Per tutte quelle volte che il nostro egoismo non ci permette di avere uno sguardo aperto verso l'altro.

T-        Signore, pietà  

 

2L– Per tutte quelle volte che non ascoltiamo il suggerimento di persone che ci stanno accanto e ci ripieghiamo su noi stessi                       T-       Signore, pietà  

               

1L– Per tutte quelle volte che rompiamo l'armonia nella nostra famiglia, tra i nostri amici e nella nostra comunità                      T-        Signore, pietà  

 

2L– Per quando non teniamo lo sguardo su Dio pensando di poter fare da soli 

 T-       Signore, pietà  

 

 

Dal Vangelo secondo Matteo (21,33-43)

In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: “Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?”. Gli rispondono: “Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo”. E Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture:‘La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri’’? Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare”. Parola del Signore

 

 

Pausa di meditazione

 

 

1L. Gesù ci annuncia il Vangelo, che è la buona notizia. Non è venuto per colpevolizzarci, condannarci ma per salvarci.  È venuto a dirci che Dio è un Padre che ci ama, un Padre che ha cura di noi, un Padre che si interessa di noi. 

Egli continua a donarci il suo amore gratuito anche quando noi rifiutiamo questo suo amore, quando non diamo alcuna importanza alla sua presenza, alle sue parole, alla sua legge, ai suoi comandamenti. Egli è fortemente innamorato di noi e arriverà a incarnare questo suo folle amore nella persona del Figlio suo fatto uomo.

 

Noi tutti facciamo parte della Chiesa, la vigna di Dio, che Gesù ha piantato con tanto amore e poi ha affidato agli uomini perché portasse frutti di salvezza. Dio per realizzare il suo progetto di salvezza vuole servirsi di ognuno di noi. Egli si prende cura di noi, ci dona la vita e con la vita tanti doni...

Perciò i doni che abbiamo ricevuto, la fede, il battesimo, la salute, il Vangelo,  il lavoro, l'Eucaristia… dobbiamo farli fruttificare'.

 

2L. Possiamo paragonare anche la nostra comunità a questa vigna di cui ci parlano le Sante Scritture. Il Signore non ha mai mancato di mandare suoi servi a curarle, ma dobbiamo riconoscere che l'uva selvatica non manca.

Non manca cioè l'asprezza delle nostre azioni, l'aridità del nostro cuore, l'avarizia dei nostri sentimenti, la durezza nell'accogliere coloro che il Signore ci manda. Anche a noi si può applicare il lamento del Signore sulla sua vigna che non produce frutti buoni: "Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto?"

(Isaia 5,4)   Il Signore si interroga quasi a cercare una sua ipotetica colpa per la mancanza di frutti da parte nostra. Egli che ha lavorato certamente più di noi, continua a chiedersi se deve fare ancor di più.

 

Perché il Signore se lo chiede, e noi no? Forse siamo a tal punto ripiegati a coltivare il nostro piccolo cespuglio che neppure ci salta in mente di alzare lo sguardo un poco più in alto; oppure siamo così intontiti dai nostri lamenti da non sentire altro che noi stessi; e siamo, invece, attenti ad allontanare dalle orecchie e dal cuore le parole che il Signore non manca di rivolgerci.

 

Pausa di meditazione

 

 

3L. Non è la vigna che si dimostra avara di frutti, sono piuttosto i vignaioli che, invece di trasmettere al padrone il raccolto, cercano di trattenerlo per sé. Se noi escludiamo Dio da una parte della nostra esistenza, a poco a poco lo espropriamo da tutta la nostra vita. E' una regola della vita spirituale e vale anche per le comunità:. Dopo un iniziale successo sociologico, rischiano di perdere la propria identità; una parrocchia non può ridursi a club culturale, o ricreativo, o ad associazione benefica.

In modo soffice e discreto, pericolosamente indolore, facciamo la stessa cosa che fecero i vignaioli della parabola: lo cacciarono fuori dalla vigna, e l'uccisero.

Sbrighiamoci dunque a cambiare vita, come singoli e come comunità. Altrimenti si realizzerà anche per noi quella parola: “Vi sarà tolto il regno di Dio, e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare". Tanto la Chiesa, una e santa, continuerà anche senza di noi.

 

 

4L. La fede cristiana ha una caratteristica che la rende unica. Il fatto di avere un Dio incarnato costringe la nostra spiritualità ad incarnarsi, obbliga la nostra preghiera a diventare azione, porta i nostri discorsi alla verifica continua nelle azioni. Come sarebbe più comoda una fede che resta nei cieli! Una religione che si esaurisce nella preghiera e nel culto. Macché: Gesù desidera che lo imitiamo nelle parole e nelle opere. Che la nostra fede conservi questo doppio polmone di incontro nell'intimo e di servizio nella vita. E allora, anche se disturba, dobbiamo chiedercelo: Quanto influisce la nostra fede sulla nostra vita?  Quanti gesti sono cambiati da quando il Vangelo è entrato nella mia vita?

Questa riflessione ci obbliga ad essere estremamente concreti, sinceri con noi stessi. Riconoscendo che credere in Dio non significa fare un bel ragionamento o un bell'atto sentimentale chiuso in se stesso. Riflettendo sullo  spazio che  la nostra fede, il nostro culto occupa nella nostra vita. Corriamo il rischio di vivere a compartimenti stagni: tiriamo fuori Dio cinque minuti al giorno, un'ora a settimana, finita la benedizione della Messa, amen, la vita ci aspetta fuori, Dio lo teniamo nei tabernacoli...

Dobbiamo avere  paura quando celebriamo il Dio della vita e fuori compiamo gesti di morte. Quando cantiamo l'amore che ci ha riuniti e fuori stoniamo con il nostro egoismo. Dobbiamo tremare  all'idea di radunare una comunità di fratelli  che fuori dalla chiesa neppure si salutano.

O la fede “detta è vissuta” o siamo ipocriti.

Questo è un obiettivo, una tensione da realizzare. Ricercare in noi e nelle comunità una perfezione asettica non è evangelico! Però e vero che il Signore chiede l'autenticità, apprezza di più il figlio che dice: "Non ce la faccio, non ne ho voglia" e poi si sforza rispetto all'altro che dice "sì" e non si smuove.

 

Pausa di meditazione  

 

 

 

C.  Quando preghiamo nel nome del Signore Gesù, siamo Chiesa, ci scopriamo fratelli, impariamo a vedere i bisogni degli altri e a chiedere il bene degli altri, perché chiamati ad avere un cuor solo ed una anima sola Preghiamo perciò:  Padre nostro ……

 

 

C. Dio, Padre fedele e misericordioso,

Ti ringraziamo per il dono di esser la tua famiglia,

per la santità suscitata in ogni tempo nella Chiesa,

 

Gesù, pastore, guida e custode della Chiesa,

noi vogliamo accogliere con fiducia il tuo invito

a ricercare insieme il volto che desideri per la nostra Comunità.parrocchiale.

 

Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio,

apri la libertà alla luce e alla forza della tua azione;

accresci in noi la lieta certezza che Tu operi sempre,

prima e meglio di noi, nella Chiesa,

in ogni persona e nella società.  Amen.

 

 

 

Benedizione eucaristica e reposizione

 

 

 

 

 

 

FARAI COSA BUONA A PORTARE A CASA QUESTO TESTO ……MAGARI DURANTE L’ANNO POTRAI RIPENSARE AI BUONI PROPOSITI CHE IL SIGNORE STASERA HA ACCESO IN TE.