PAGINE DI PACE

Dieci anni dopo, quasi un testamento spirituale....


QUANDO IL PETROLIO VALE PIÙ DELL'UOMO

di Don Tonino Bello -Vescovo*

"Si sono seccate in me persino le fontane dell'indignazione. Di fronte a questa nuova "Tempesta del deserto", mi viene solo una incontenibile voglia di piangere.

Io pensavo che, dopo il conflitto del Golfo, si fossero sprigionati nell'organismo mondiale tanti anticorpi contro il "male di guerra" che a parlare ancora di violenza armata, in quei luoghi martoriati del Medio Oriente, sarebbe venuto il vomito a tutti. Invece, no. Eccoci con una recidiva preoccupantissima.

Le ragioni del pianto mi vengono dal considerare le tante situazioni di ingiustizia, di fame, di violazione dei diritti umani, di oppressione. Sono le piaghe dei popoli poveri, di fronte ai quali si erge il muro dell'indifferenza internazionale. La Somalia e l'Iraq evidentemente meritano di più l'esercizio di quella "ingerenza internazionale" di cui ha parlato il Papa. È triste. Ma in questo vecchio mondo le ragioni del petrolio valgono più delle ragioni dell'uomo. E i rapporti privilegiati con i califfi della ricchezza contano più dei rapporti con i poveri.. Povera Sarajevo, povero Libano, poveri Palestinesi, poveri popoli africani devastati dalle guerriglie della miseria. Chi vi pensa? Contate così poco agli occhi di un mondo che campa sulla logica del profitto, che a voi viene riservato su qualche scampolo di attenzione marginale. Comunque il popolo della pace non vi dimenticherà. Staremo con voi e solleciteremo la coscienza mondiale perché apra gli occhi sulla vostra situazione.

Ripeteremo i discorsi sulla pace? Sulla nonviolenza attiva, sulla difesa popolare non violenta. Ci esporremo ancora al sorriso dei benpensanti. Ci disporremo a sentirci ripetere i discorsi sul pacifismo a senso unico e sul pacifismo che si agita solo quando ci sono gli americani di mezzo. Lo faremo con un po' di disgusto perché sappiamo questi discorsi di quanti anni luce siano ormai superati. Ma lo faremo. Caparbiamente. E ripeteremo mille volte che la guerra avventura senza ritorno, è ormai incapace di risolvere í conflitti dei popoli. Una cosa è certa: che non demorderemo." (Don Tonino - Vescovo, da. "Luce e vita" periodico della diocesi di Molfetta.)

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*N.B -. IL 20 APRILE 1993 MORIVA PER UN MALE INCURABILE IL VESCOVO DI MOLFETTA, TONINO BELLO, ANZI "DON. TONINO' COME CONTINUAVA A FARSI CHIAMARE.

FIGURA ECCEZIONALE DI SPIRITUALITÀ E SANTITÀ, QUANDO ORMAI IL MALE LO STAVA DISTRUGGENDO, RIUSCIVA ANCORA A NON PENSARE A SE STESSO, MA A PRONUNCIARE QUESTE APPASSIONATE PAROLE D'AMORE PER TUTTI I POPOLI MINACCIATI DALLA GUERRA.