I GRANDI CONVERTITI:
SantAgostino
di Luigi Gozzoli
SantAgostino, assieme a Giovanni evangelista e a S. Paolo, é considerato uno dei massimi teologi del cristianesimo dei primi tempi. Nacque a Tagaste, in Numidia nel 354 d..C. Se vivesse oggi sarebbe accolto come immigrato dall'Africa settentrionale. Vediamone in sintesi la vita.Agostino, perfeziona gli studi di letteratura ed oratoria a Cartagine, allora romana, dove convive per molto tempo con una donna dalla quale ha un figlio, Adeodato. Commento. Già nel significato etimologico di questo nome ("donato da Dio") emerge per noi una prima lezione di vita: i figli concepiti (dentro o fuori il matrimonio) bisogna farli nascere, perché sono un dono. Infatti, non é che al tempo dei romani laborto non esistesse, esisteva, eccome! Per di più, i neonati non graditi venivano abbandonati sulla soglia di casa. Ma i cristiani non facevano così. Lo conferma la Lettera a Diogneto. Torniamo al giovane Agostino: egli fu un intellettuale ante-litteram tormentato da molti problemi, filosofici e religiosi. Aderì per un certo tempo al "manicheismo", dottrina dei due principi distinti del bene e del male. Per spiegarci, sarebbe come se oggi il Maligno (Satana) fosse considerato un dio del male e non una creatura traviata.
In un secondo tempo, il giovane studente Aurelio Agostino fu attratto dai filosofi accademici e scettici i quali affermavano che "bisogna dubitare di ogni cosa" e quindi, per l'uomo, la "verità non é raggiungibile". Come si vede, nulla di nuovo sotto il sole perché, ad esempio, Giuseppe Prezzolini, uno dei massimi saggisti del Novecento (del quale parleremo, a Dio piacendo, la prossima volta), credette per tutta la vita (centenaria) la stessa cosa con un ostinato pessimismo radicale. Dopo alterne vicende, Agostino fu inviato a Milano come professore di Retorica, dal prefetto di Roma, Simmaco (difensore dello scetticismo pagano e lontano parente di Ambrogio col quale dovette misurarsi, specialmente quando Simmaco voleva rimettere sullaltare la Dea Vittoria. Si legga a tal proposito la bellissima lettera di Ambrogio Ep 73,8) A Milano ebbe il suo primo incontro con il vescovo Ambrogio uomo di rara ed estrema lucidità, preparazione e in più con il fascino di una grande forza intellettuale. Ascoltando le sue prediche, Agostino si convinse pian piano che la fede non é un atto temerario, ma razionale, che va distinto dalla filosofia. Per i cultori della Bibbia dirò che la frase scatenante che lo convinse a cambiare vita fu quella di S. Paolo: "Comportiamoci onestamente come in pieno giorno, non in mezzo a gozzoviglie ed ubriachezze, non fra impurità e licenze, non fra contese e gelosie" (Rm 13,I3)
SantAgostino fu battezzato dal Vescovo Ambrogio il 25 aprile 387 a Milano.
Concludo: la conversione di SantAgostino é narrata in un suo libro, diventato un capolavoro della letteratura mondiale: Le confessioni. Tutti lo possono leggere con profitto, anche da un punto di vista psicologico. Certo, la fede resta un dono di Dio, ma la madre Monica guidata dal Vescovo Ambrogio col quale si confidava - aveva pregato a lungo e pianto lacrime e sangue perché il figlio sì convertisse alla religione cristiana. E fu esaudita. Come tutte le madri lo saranno.
"Fratelli carissimi, si ami
anzitutto Dio e quindi il prossimo, perché sono questi i
precetti che ci vennero dati come fondamentali."
S. Agostino - Regola, 1 S. Agostino nel suo cammino di esperienza umana e cristiana approdò a una particolare intuizione di Vita monastica, conformata allo stile degli Apostoli e della prima comunità cristiana di Gerusalemme, e fissò il suo pensiero scrivendo le famose "regole agostiniane". un codice stabile di norme che organizzano e orientano la Vita Comune sulla base dei Consigli Evangelici di Povertà, Castità, Obbedienza. |