di
Annetta Ventura
Non intratur
in veritatem nisi per caritatem.
Parole di SantAgostino
(Contra Faustum 41,32,18;PL42,507), che esprimono un concetto che
si trova già negli scritti di San Paolo.
Non
si accede alla verità se non attraverso un consenso damore.
Verità
può indicare laffermazione di un principio religioso, ma
anche la rispondenza alla realtà, e la sua conoscenza.
Carità
può essere lamore verso Dio e verso il prossimo, ma anche
laiuto, la devozione, e il consenso damore, appunto.
Si impara
riconoscendosi negli altri e imitandoli e quindi si cambia per fascinazione.
Questo è uno
dei compiti di famiglie e scuola.
Se genitori e
insegnanti falliscono, i ragazzi costruiscono la loro
personalità altrove.
Nel 1954, un
professore di socio-psicologia della Brandeis University nel
Massachusetts, Abraham Maslow, stilò una gerarchia delle
necessità degli esseri umani, valida per tutti e sintetizzata in
una piramide da leggere dal basso verso lalto.
Partendo dalla
base della piramide, dice Maslow, devono essere soddisfatte le
esigenze di ogni livello, prima di poter approdare a quello
successivo.
Le cinque
tappe di questa scalata, sono importanti per i grandi traguardi
della crescita, per il benessere psicologico, per lapprendimento.
Le necessità
fisiche e materiali (cibo, acqua, sonno) e quelle della sicurezza
(protezione contro i pericoli e lignoto) sono i primi
gradini verso una vita impostata e costruita nella serenità.
Al superamento
dei due livelli primari, ogni bambino risponde con lamore
verso gli altri.
Nutrito,
curato, reso sicuro dallaffetto e dalla protezione della
famiglia, il bambino può allargare il suo interesse verso
lesterno e rendersi conto che esistono gli altri, diversi e
uguali a lui. Partendo con le spalle saldamente appoggiate alla
sicurezza ricevuta dalla famiglia, progredisce e sperimenta
lamicizia e la simpatia.
Crescendo
impara a costruire i suoi primi rapporti sociali indipendenti e
scopre le strategie per stare in mezzo ai compagni.
Nel bene e nel
male, il gruppo dei pari ha una notevole importanza nella
crescita.
Il bambino
imparerà che gli altri vanno rispettati, e accetterà dei limiti
alla propria libertà.
Con il tempo,
la stima che gli è riconosciuta genererà autostima.
Saranno gli
altri ad insegnargli lamore per se stesso.
La stima di
sé lo aiuterà a realizzare le sue aspettative, i suoi ideali
nella vita.
Se tutti i
gradi intermedi saranno superati, raggiungerà la vetta della
piramide, lauto realizzazione, si confronterà con se
stesso, conoscerà le sue qualità e sarà consapevole dei suoi
limiti. E potrà tentare di superarli.
Nel progredire
della vita, quindi, siamo tutti degli scalatori, ma lo siamo
anche nelle attività di ogni giorno, perché la gerarchia dei
bisogni può adattarsi ad ogni situazione, dalle grandi tappe
della crescita agli obiettivi quotidiani.
In una lezione
a scuola, per esempio, ogni allievo ha bisogno di materiali, biro,
quaderni...
Ma ha anche
bisogno che la lezione sia ben costruita, che proceda per gradi e
che le spiegazioni siano offerte in modo chiaro, e adatto per il
suo livello.
Ha bisogno di organizzazione,
stabilità, di un certo ordine, di calma e tempi adeguati.
Deve sentirsi
a suo agio nel gruppo classe. Deve poter esprimere ciò che sente,
procedere nella conoscenza insieme al gruppo, e sentirsi
apprezzato per il suo impegno. Costruirà così il senso della
propria identità. Nel rispetto reciproco diventerà indipendente
e capace.
Concludere il
lavoro darà soddisfazione, entusiasmo e produrrà apprendimento
e cambiamento.
La fiducia in
sé ha bisogno di tappe quotidiane, di piccoli segmenti di
successo, per potersi sviluppare e consolidare.
Certo non
sempre tutto è semplice e scorre in modo lineare.
Maslow ha dato
alla sua gerarchia dei bisogni la forma di piramide per rendere
evidente come ogni livello costituisce la base di quello seguente,
e per chiarire che, la cima non è raggiunta sempre e da tutti.
Lautorealizzazione
dipende senzaltro da ognuno di noi, ma anche
dallapporto di altre persone, in un intreccio che va
costruito ed indirizzato, senzaltro spiegato e reso palese.
Va conosciuta
limportanza di ognuno per la propria vita e per quella
degli altri.
Per sentirsi
soddisfatti, contenti di sé e di ciò che si è raggiunto, ha un
gran valore la formazione personale.
La diversità
di preferenze e di scelte rende soggettivo il progredire lungo la
piramide di Maslow, diverso da un individuo allaltro.
Un asceta
avrà poche esigenze materiali e arriverà alla vetta della
piramide, con risultati personali differenti da chi nella vita
dà importanza al solo accumulo di beni materiali.
Sebbene
entrambi seguano lo stesso schema.
La maggioranza
delle persone, nel fare un bilancio della propria vita,
nonostante avversità, problemi, sacrifici affrontati, si rende
conto che ha di che vivere, ha costruito una famiglia, si sente
partecipe di gruppi di persone con le quali condivide la vita,
con le quali ha in comune cultura, abitudini, affetti, lavoro,
credo religioso, o anche solo rispetto per gli altri, principi ed
ideali generali.
Riconosce il
valore degli altri e riceve a sua volta stima per il suo impegno
e le sue qualità. Non ha costruito un mondo nuovo, certo, ha
però contribuito, come tante altre persone di buona volontà.
Si è
impegnato secondo i suoi mezzi, ha fatto la sua parte, la parte
del suo dovere.
Quando i figli
avranno iniziato il loro cammino indipendente, ci sarà forse
ancora il tempo per realizzare qualche sogno accantonato.
Le scalate
iniziate da bambini, i piccoli segmenti di successo quotidiano,
possono ancora continuare. Ci sono ancora mete da raggiungere. E
si può ripartire.