Il
Magistero di Benedetto XVi
IL
COMPENDIO DEL CATECHISMO
A
cura di Maria Carla Papi
Parte
prima II Sez.:
«
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra »?
Continuiamo
lanalisi del Credo, con laiuto della riflessione
offertaci da Benedetto XVI
Noi crediamo in
Dio. Lo affermano le parti principali del Credo e lo sottolinea
soprattutto la sua prima parte. Ma ora segue subito la seconda
domanda: in quale Dio? Ebbene, crediamo appunto in quel Dio che
è Spirito Creatore, Ragione creativa, da cui proviene tutto e da
cui proveniamo anche noi. La seconda parte del Credo ci dice di
più. Questa Ragione creativa è Bontà. È Amore. Essa possiede
un volto. Dio non ci lascia brancolare nel buio. Si è mostrato
come uomo. Egli è tanto grande da potersi permettere di
diventare piccolissimo. Chi ha visto me ha visto il
Padre, dice Gesù (Gv 14,9). Dio ha assunto un volto
umano. Ci ama fino al punto da lasciarsi per noi inchiodare sulla
Croce, per portare le sofferenze dellumanità fino al cuore
di Dio. Oggi, che conosciamo le patologie e le malattie mortali
della religione e della ragione, le distruzioni
dellimmagine di Dio a causa dellodio e del fanatismo,
è importante dire con chiarezza in quale Dio noi crediamo e
professare convinti questo volto umano di Dio. Solo questo ci
libera dalla paura di Dio un sentimento dal quale, in
definitiva, nacque lateismo moderno. Solo questo Dio ci
salva dalla paura del mondo e dallansia di fronte al vuoto
della propria esistenza. Solo guardando a Gesù Cristo, la nostra
gioia in Dio raggiunge la sua pienezza, diventa gioia redenta.
k
Dio è
Dio si rivela ad
Israele come colui che ha un amore più forte di quello di un
padre o di una madre per i suoi figli o di uno sposo per la sua
sposa. Egli in se stesso «è Amore» (1 Gv 4,8.16), che
si dona completamente e gratuitamente e che «ha tanto amato il
mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché il mondo si salvi
per mezzo di lui» (Gv 3,16-17). Mandando il suo Figlio e
lo Spirito Santo, Dio rivela che egli stesso è eterno scambio d'amore.
43. Che cosa
comporta credere in un solo Dio? 222-227; 229
Credere in Dio, l'Unico,
comporta: conoscerne la grandezza e la maestà; vivere in
rendimento di grazie; fidarsi di lui sempre, anche nelle
avversità; riconoscere l'unità e la vera dignità di tutti gli
uomini creati a sua immagine; usare rettamente le cose da lui
create.
44. Qual è il
mistero centrale della fede e della vita cristiana? 232-237
Il mistero
centrale della fede e della vita cristiana è il mistero della
Santissima Trinità. I cristiani vengono battezzati nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
45. Il mistero
della Santissima Trinità può essere conosciuto dalla sola
ragione umana? 237
Dio ha lasciato
qualche traccia del suo Essere trinitario nella creazione e nell'Antico
Testamento, ma l'intimità del suo Essere come Trinità Santa
costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione umana, e
anche alla fede d'Israele, prima dell'Incarnazione del Figlio di
Dio e dell'invio dello Spirito Santo. Tale mistero è stato
rivelato da Gesù Cristo, ed è la sorgente di tutti gli altri
misteri.
46. Che cosa
Gesù Cristo ci rivela del mistero del Padre? 240-242
Gesù Cristo ci
rivela che Dio è «Padre», non solo in quanto è Creatore dell'universo
e dell'uomo, ma soprattutto perché genera eternamente nel suo
seno il Figlio, che è il suo Verbo, «irradiazione della sua
gloria, impronta della sua sostanza» (Eb 1,3).
47. Chi è lo
Spirito Santo, rivelato a noi da Gesù Cristo? 243-248
È la terza
Persona della Santissima Trinità. È Dio, uno e uguale al Padre
e al Figlio. Egli «procede dal Padre» (Gv 15,26), il
quale, principio senza principio, è l'origine di tutta la vita
trinitaria. E procede anche dal Figlio (Filioque), per il
dono eterno che il Padre ne fa al Figlio. Inviato dal Padre e dal
Figlio incarnato, lo Spirito Santo guida
48. Come
49. Come
operano le tre Persone divine? 257-260; 267
Inseparabili nella
loro unica sostanza, le Persone divine sono inseparabili anche
nel loro operare: