La comunione sotto le due specie

MANGIATENE TUTTI,

BEVETENE TUTTI …


a cura di Maria Carla Papi

 

§        Un altro modo di ricevere la comunione

 La Comunione sotto le due specie manifesta con maggior pienezza la sua forma di segno.

Abbiamo già visto come, con una nuova disposizione,  possibile ricevere la comunione sotto le due specie ogni domenica e solennità, dopo che i fedeli siano stati preparati con appropriata catechesi.

La possibilità di ricevere la Comunione sotto le due specie non è frutto di spontaneismo, non confacente alla liturgia, e neppure una novità assoluta: è una prassi storicamente provata, sia in Oriente che in Occidente, da testi dei Padri e da rappresentazioni pittoriche. "Risulta infatti più evidente il segno del banchetto eucaristico e si esprime più chiaramente la volontà divina di ratificare la nuova ed eterna alleanza nel Sangue del Signore ed è più intuitivo il rapporto tra il banchetto eucaristico e il convito escatologico nel Regno del Padre" (Ordinamento generale del Messale Romano nn. 85 e 281).

Le testimonianze del Nuovo Testamento parlano di "mangiare il Corpo e bere il Sangue di Cristo" (cfr. Gv 6,53-56; 1Cor 11,23-29).

Cirillo di Gerusalemme parlando a coloro che erano appena diventati cristiani spiegava: "È con somma certezza di fede, quindi, che partecipiamo al Corpo e Sangue di Cristo

Sotto le specie del pane ti è dato il suo Corpo e sotto le specie del vino ti è dato il suo Sangue, perché partecipando al Corpo e Sangue di Cristo tu diventi un, solo corpo e sangue con Lui. Noi diventiamo portatori del Cristo! Mentre il suo Corpo e il suo Sangue si espandono per le nostre membra, diventiamo quel che dice san Pietro: 'partecipi della natura divina' (2 Pt 1;4)" (Quarta catechesi mistagogica, 3).

La nuova modalità non è un rifiuto degli aspetti positivi della prassi precedente, ma l'occasione per far crescere in tutti i fedeli la consapevolezza della loro dignità di membra del Corpo Mistico di Cristo, nel quale si è inseriti per mezzo del Battesimo e della grazia dell'Eucaristia, e far crescere anche la loro fede nella grande realtà del Corpo e Sangue del Signore (cfr. lettera aggiunta all'Istruzione Memoriale Domini).

§        Nella Comunione sotto le due specie il ministro intinge il pane consacrato nel vino consacrato e lo offre al fedele dicendo: "Il Corpo e Sangue di Cristo". E il fedele risponde: "Amen".

§        La Comunione sotto le due specie per intinzione non può essere data in mano.

§        L'Ordinamento generale del Messale Romano richiama che nella Comunione per intenzione si usino ostie un po' più consistenti del solito (cfr. n. 284 b);

§        il calice sia sorretto dal diacono oppure dall'accolito oppure dal lettore oppure, in caso di necessità, da un fedele debitamente preparato per questo servizio occasionale (cfr. n. 284 a) ed, eventualmente, rivestito da un'alba.

Pur avendo l'opportunità di ricevere la Comunione sotto le due specie, non si deve mai dimenticare che "anche sotto una sola specie si riceve il Cristo tutto intero e il Sacramento in tutta la sua verità; di conseguenza, per quanto riguarda i frutti della Comunione, coloro che ricevono una sola specie, non rimangono privi di nessuna grazia necessaria alla salvezza" (Ordinamento generale del Messale Romano n. 282). ;

Le ragioni della convenienza della Comunione sotto le due specie vengono esposte per chiarezza di tutti, senza fare sentire colpevoli quanti vorranno continuare a ricevere la Comunione sotto il solo segno del pane; ognuno deve, però, esprimere sempre rispetto e amore al Signore che accoglie in sé.

§        Se un fedele fosse allergico al vino o per altri motivi non desiderasse ricevere la Comunione sotto le due specie, quando arriva davanti al ministro della Comunione dice: "Solo al pane" e gli verrà dato solo il pane consacrato.