PIÙ CHE UN RICORDO
di Matteo Corelli
Ognuno di noi serba nel cuore un ricordo più
o meno vivido del nostro Papa Giovanni Paolo II;
diversi sono quelli che mi sovvengono al ricordare il suo nome,
ma il più singolare, raccontatomi da mia madre, riguarda proprio
il periodo della mia nascita.
La mia data di
nascita, infatti, è il 25 settembre 1978, proprio
nellultimo periodo di pontificato di Giovanni Paolo I (anche
se di ultimo periodo non si può del tutto
parlare
); visto che sono stato un parto abbastanza
complicato (ed è sempre un piacere sentirselo ricordare
),
mia madre rimase in ospedale per diversi giorni, per riprendersi
appunto dalle fatiche e insegnarmi quanto sia seccante un parto
prematuro. Da poco era stato eletto Giovanni Paolo I, dunque
tutto ci si aspettava tranne una morte così improvvisa. Un bel
giorno, invece, una delle infermiere dellospedale si palesa
alla folla di gestanti/neomamme e dichiara con fare solenne:
È morto il Papa. Tutti rimasero ammutoliti di
fronte ad unaffermazione così sconvolgente, finché mia
madre, col candore che le è solito, replica: Ohè,
siete in ritardo di un mese! (Fantastico! Ancora mi sbellico
quando sento questa storia!).
Mi pare un
aneddoto carino, anche se non riguarda direttamente lamato Karol
Wojtyla.
Due sole volte
sono riuscito a vederlo direttamente (e abbastanza vicino da
poter effettivamente dire lho visto!),
ed entrambe le occasioni mi sono rimaste impresse per alcuni
particolari che le hanno rese speciali, uniche.
La prima volta in cui ho visto di persona
Giovanni Paolo II avvenne nel 1997, quando visitò la nostra
città (in occasione del XXIII Congresso Eucaristico Nazionale
N.d.R.). Persino Bob Dylan ha cantato di fronte al Papa,
lui che nellapice della sua carriera era considerato il
sommo fra i ribelli, proprio lui si è inginocchiato di fronte a
chi anni prima non avrebbe nemmeno considerato. Lì il Papa disse
poche, indimenticabili parole:
Mi chiedete
quante strade deve percorrere un uomo per essere finalmente
chiamato uomo? (parafrasando un verso di una
canzone di Dylan) Io vi dico: UNA!.
Fui inoltre tra i tanti (o i pochi, a
seconda dei punti di vista) fortunati a presenziare alla Giornata
Mondiale della Gioventù a Roma nel 2000. Due milioni di persone
erano presenti a quel raduno, e ormai disperavo nel riuscire a
distinguere ancora il volto del Santo Padre, anche con le
telecamere, anche con i maxischermi. Fu lui a fare il giro
completo di Tor Vergata, a farsi vedere da vicino da tutti i
giovani che altro non facevano se non innalzare cori al suo nome;
fu lui ad avvicinarsi e a dire a noi, ad ognuno di noi: Siete
voi il nostro futuro!.
Tutti serbiamo
nel cuore un ricordo di Papa Giovanni Paolo II, e nessuno lo
dimenticherà.