COLLOQUI SULLA MESSA
di Giacomo Lercaro
liturgia della parola
Le letture della Bibbia nella S. Messa
b. L'onore liturgico dovuto al Vangelo
Le letture della Messa, raccolte nel Lezionario, sono tre nelle domeniche e solennitā (Antico Testamento, Scritti apostolici, Vangelo) e normalmente due, delle quali seconda č sempre quella evangelica, nelle altre ricorrenze.
Tra la prima e la seconda lettura vien posto un canto interlezionale: un salmo, di cui un solista - il salmista - canta le strofe, che il popolo alterna con un ritornello appropriato: č quasi una lieta meditazione ed una soave degustazione della ascoltata Parola di Dio.
Solo in alcune solennitā - la Pasqua, la Pentecoste e, facoltativamente, la festa del Corpo e Sangue di Cristo - si aggiunge una prosa ritmata di composizione medievale, chiamata Sequenza.
Delle due o tre letture, l'ultima, come s'č detto, č sempre un brano evangelico.
La lettura del Vangelo č accompagnata da particolare solennitā: giā il testo stesso nell'antichitā fu spesso arricchito di coperture preziose e artisticamente lavorate e, nell'interno, di miniature; e collocato sull'altare all'inizio della Messa, vien baciato dal celebrante dopo il bacio all'altare.
Prima di iniziarne lettura viene cantato il "canto al Vangelo", che č sempre un saluto a Cristo, la cui Parola di vita e di luce verrā letta. Fuori dal tempo quaresimale questo saluto č caratterizzato dall'Alleluja, una parola ebraica che letteralmente significa "lodate Dio!", ma divenuta acclamazione di gioia. L'assemblea a questo canto sorge in piedi; il diacono, preso in mano l'Evangeliario, accompagnato da due accoliti con i ceri accesi e dal turiferario con l'incensiere fumante, si porta, con una breve processione, all'ambone, saluta il popolo, incensa il libro, legge il testo e poi lo bacia, affermando "Parola del Signore!". "Lode a te, o Cristo!" risponde l'assemblea.