LE APPARIZIONI MARIANE
CON
MARIA
di
Massimo Craboledda
Questo mese ci soffermiamo a contemplare lamore di
Maria in uno dei santuari più noti della nostra regione, quello
della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio, molto caro a noi
bolognesi. Il luogo è fresco e incantevole: una piccola, verde
valle, circondata da aspre balze, alla confluenza di due torrenti
che lì si uniscono dando origine ad un unico corso, il rio Davena.
Più in alto vigilano i monti Coroncina e Tavianella che, con
altri rilievi minori, completano uno stupendo scenario. La natura
di questi luoghi, essa stessa, si direbbe, impregnata di
religiosità, favorisce meditazione e contemplazione. Lautostrada,
che corre a pochi chilometri, ha, ormai da molti anni, liberato
le antiche vie che valicano lAppennino su questi
contrafforti congiungendo il nord e il centro della penisola. Il
traffico è sufficientemente lontano e chi si immerge in queste
contrade può godere di grande pace e silenzio.
In questo ambiente sorge, solitario e quasi nascosto, il
santuario dedicato alla Madonna, legato ad unapparizione a
due fanciulli, ivi avvenuta il 16 Luglio 1480. Le date hanno un
loro significato: il 16 Luglio si celebra la festa della Beata
Vergine del monte Carmelo, giorno in cui
Oltre che da una solida e seria tradizione di cinque secoli,
lapparizione di Boccadirio è storicamente comprovata da
due documenti molto antichi. Il primo è una lettera custodita
presso lArchivio di Stato di Bologna, scritta da una monaca
del convento di Santa Caterina in Prato quando il ricordo della
veggente era ancora vivo, essendo tuttora in vita dice la
lettera- alcune sue consorelle. Laltro, più ampio e
dettagliato, scritto con misura e senso critico, è
lOrigine della Madonna di Boccadirio di Don
Lorenzo Amorotti, parroco di Castiglione dei Pepoli dal 1609 al
1621.
I fatti narrati da Don Amorotti sono molto semplici. Due bimbi,
Donato Nutini e Cornelia Vangelisti del comune di Baragazza,
contea dei Signori Pepoli di Bologna, quel mattino di Luglio
stavano pascolando i loro armenti nel luogo chiamato Boccadirio.
Provenivano da famiglie molto pie ed erano essi stessi
particolarmente inclini alla preghiera e alla devozione alla
Madonna. Proprio mentre pregavano insieme (come solevano fare
nelle lunghe ore di quiete che il pascolo permetteva),
È importante dare il giusto significato alle parole di Maria che,
nella prosa seicentesca dellAmorotti, pare quasi ordinare
ai due fanciulli di scegliere un determinato stato di vita. Maria
non impone mai nulla: Essa, piuttosto, indicava quella che,
secondo il progetto di Dio, risultava essere la loro vocazione
più appropriata, quella nella quale si sarebbero trovati
pienamente e felicemente realizzati. È, quindi, un aiuto
prezioso che offriva loro, senza in alcun modo limitarne la
libertà.
Il testo di Don Amorotti prosegue narrando la vita dei due
ragazzi. Donato, concluso con impegno il cammino di preparazione
al sacerdozio, fu ordinato nel 1496. Fu dapprima cappellano a Castiglione
dei Pepoli, quindi parroco a S. Pietro di Cirignano, nel Mugello.
Cornelia, appena tre anni dopo lapparizione, impaziente di
abbracciare la vita suggeritale da Maria, si trasferì coi
genitori in Toscana alla ricerca del convento a lei mostrato
dalla Vergine. Dopo vane ricerche entrò a Prato nel Terzo Ordine
di S. Domenico; vestì, quindi, labito monacale ed assunse
il nome di suor Brigida. Più tardi la sua comunità si trasferì
nel convento di S. Caterina, presso Porta Leone, che la veggente
riconobbe corrispondente a quello indicatole da Maria. Secondo
Don Amorotti suor Brigida inviò a Boccadirio unimmagine in
bassorilievo della Madonna col Figlio in braccio, conforme
allapparizione. Dellimmagine oggi venerata non si
hanno notizie certe. È, verosimilmente, produzione di una
bottega robbiana; le analisi degli studiosi di storia dellarte
e di tecniche ceramiche la datano fra fine 400 e inizio
500.
Il popolo di Baragazza, prestando spontanea fede al racconto dei
due fanciulli, aveva subito dato avvio alla costruzione di una
cappella sulla destra del rio Davena, credendo fosse quello il
luogo più opportuno. Ma quando, dopo circa ventanni,
limmagine mandata da suor Brigida, ivi collocata, per più
volte fu trovata al mattino sul lato opposto del torrente, dove,
effettivamente,
Anche a Boccadirio