I GRANDI CONVERTITI
di Luigi Gozzoli
San Luca
In tema di conversioni noi"uomini del duemila, pensiamo di solito a personaggi moderni che ci hanno colpito per la loro vicenda spirituale. Ad esempio, il Card.Newman si é convertito dal protestantesimo alla chiesa cattolica, il narratore e saggista inglese Gilbert Keith Chesterton (chi non ricorda le popolarissime storie di Padre Brown?), l'umorista ebreo torinese Dino Segre, messo all'indice per i suoi primi libri (e di cui parleremo) fino al giornalista-scrittore dei nostri tempi Vittorio Messori, di famiglia agnostica, il quale difende la fede cristiana attraverso la televisione e la stampa. Pensiamo invece molto meno ai grandi convertiti all'inizio del Cristianesimo. Abbiamo già iniziato a parlare del più noto:Paolo (e su di lui cè ancora da dire), ma questo mese ci occupiamo di S. Luca, il terzo evangelista, autore del vangelo che porta il suo nome e degli Atti degli apostoli, la prima storia scritta del cristianesimo. Le notizie: sulla sua vita sono scarsissime. Nacque ad Antiochia. da famiglia pagana e si convertì alla nuova religione forse perché amico degli apostoli e, specialmente, di Paolo del quale, dopo la conversione, divenne seguace. Di professione faceva il medico. Fu storico preciso e scrupoloso, anche se non conobbe personalmente il Signore:, il quale: era già morto e resuscitato quando lui scrisse il vangelo: "Dopo aver indagato ogni cosa fin dall'origine, mi sono deciso a scrivere con ordine il racconto degli avvenimenti come: ce li hanno trasmessi. coloro che furono testimoni oculari e ministri della Parola" Ricorderete che anche Paolo ha una simile ammissione ("Vi ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto" ICor I5,3)
All'inizio infatti, i vangeli furono trasmessi in forma orale (come d'uso in oriente ancora oggi).
Nel breve spazio di un articolo non é possibile fare un esame esegetico completo degli scritti neotestamentari di Luca. Basti dire che egli si é basato su fatti, persone e testi di tutta sicurezza utilizzando fonti di prima mano. Inoltre, scrive in un greco scorrevole, ricco di vocaboli. Efficace e preciso Luca é il biografo della Madonna e dellinfanzia di Gesù: infatti i primi due capitoli del suo vangelo sono fondamentali. Sintuisce bene, da molti particolari, che Luca ha conosciuto personalmente Maria e, anzi, qualche esegeta avanza l'ipotesi che sia stata proprio lei a trasmettergli l'inno del Magnificat, elevato a Dio in un momento di esultanza. Luca non prese mai moglie e morì a tarda età a Tebe in Beozia "pieno di spirito santo"-scrivono gli agiografi. Conclusione: una conversione difficile la sua? Certo, perché anche lui avrà desiderato vedere il Signore come lo avevano visto gli altri apostoli, ma Gesù ha detto: "Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno"
| Lo "scriba mansuetudinis
Christi", come giustamente lo chiama Dante, era nato
ad Antiochia, ed esercitava la professione di medico Dopo
la conversione fu al servizio di Paolo e gli fu
probabilmente accanto nei suoi ultimi giorni. La sua origine greca e la sua provenienza dal paganesimo, la sua collaborazione allopera apostolica di Paolo, appaiono sotto molti aspetti in tutta la sua azione evangelizzatrice e nei suoi scritti. |